San Berillo District (CT)
Nel centro di Catania, un quartiere, un tempo quello a “luci rosse” della città, che punta alla sua rinascita urbana e culturale grazie ad un originale progetto di street art.
A pochi passi dal Teatro Massimo Vincenzo Bellini e da Piazza Stesicoro, si trova una delle passeggiate più affascinanti di Catania, quella attraverso il quartiere di San Berillo che prende il nome dal primo vescovo della città.
Sviluppatasi dopo il terribile terremoto del 1693, la zona era destinata a diventare residenziale, ma il progetto non si concretizzò mai tanto che, divenuta una delle aree ai margini della città, si popolò di case di tolleranza fino alla loro chiusura nel 1958 in seguito alla legge Merlin.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
(Fabrizio De Andrè, Via del Campo)
Da allora il quartiere è in attesa della sua rinascita urbanistica e sociale e, per alzare i riflettori su questo tema, è stata scelta la via della street art grazie all’interesse di molti residenti e di artisti che, in quelle vie semiabbandonate e palazzi in attesa di ristrutturazione, hanno visto delle tele bianche su cui portare i loro lavori.
Oggi, San Berillo è uno dei quartieri più interessanti per l’arte urbana in Europa che si unisce a mete più celebri come l’East Side Gallery a Berlino, in Germania, o Metelkova a Lubiana, in Slovenia.
Camminando per le strette vie, oltre a lasciare che lo sguardo vaghi incuriosito tra le tante opere ed installazioni, si può anche imparare molto sul quartiere e Catania stessa, in quanto alcuni dei lavori sono strettamente connessi alla sua storia.
Come il progetto “Adottiamo una cona” che ha visto coinvolti gli alunni delle scuole della città per il recupero degli altari votivi tradizionali decorati con festoni di agrumi e dolciumi tipici, oppure il murale che raffigura Iside, portandoci al sincretismo tra la dea e Sant’Agata, o, ancora, la geisha dello street artist Luprete che fa riferimento al passato a luci rosse del quartiere.
E se dopo la passeggiata avete voglia di una coccola culinaria, a solo 5 minuti a piedi potete andare da Me Cumpari Turiddu, un ristorante e putìa della tradizione siciliana, come recita l’insegna, con l’atmosfera della romantica Little Italy anni ’20 di C’era una volta in America, tra banchi colmi di specialità artigianali, merletti e lucine.
Il segreto
Gli street artist lavorano in sinergia con gli abitanti di San Berillo, tanto che alcune opere sono state ispirate proprio da loro come il ritratto di vari gatti che appartengono a signore del quartiere.