
Il Monte Etna, montagna sacra e vulcano attivo più alto d’Europa, è il paradiso degli amanti del vino per il suo terroir unico ricco di minerali e la speciale “luce” del sole. Andiamo a conoscere alcune delle sue cantine più belle per soggiornarvi e prenotare una degustazione dal forte carattere “etneo”.
Immaginando la partenza da Catania, uno dei wine relais più comodi da raggiungere è Nèroli Bio Relais a Belpasso, un resort ricavato da un antico monastero, perfetto per assaporare tutta l’autenticità di una terra che regala prodotti straordinari, ovviamente con una meravigliosa vista sull’Etna e a soli 10 minuti dal centro della città.
Qui Domenico (Mimmo) Salanitri, chef del ristorante farm-to-table del resort, utilizza i prodotti a km0 che provengono da Dispensa Giarretta, azienda agricola e cantina gestita, così come il relais, da Patrizia Massimino e Ivan Pinieri che, dopo essersi innamorati di questa zona, hanno deciso di acquistare e avviare il restauro conservativo dell’antico sito religioso risalente al XVIII secolo. Qui si può dormire nelle antiche celle dei monaci e fare un tuffo nella piscina immersa tra aranceti e uliveti a perdita d’occhio.
Il “Dio fumante” ha incantato tante generazioni di poeti e scrittori, da Albert Camus a Johann Wolfgang von Goethe.
Da lì, si può proseguire per circa 20 minuti e raggiungere Palmento San Nicolò, situato a Trecastagni all’interno di un antico podere sul Monte Etna, un relais con piscina e camere con vista panoramica sui vigneti dell’Azienda Agricola Biondi, rinomata cantina in cui nascono vini straordinari.
Azienda vitivinicola fondata alla fine del XIX secolo, è oggi gestita da Ciro Biondi, nipote di Cirino Biondi che già nei primi del ‘900 con il fratello Salvatore aveva vinto premi importanti per i suoi vini, inclusi anche nel ‘Grande Libro d’oro’ dei produttori per nomina di Re Vittorio Emanuele III. Palmento San Nicolò è uno dei più bei “salotti” di degustazione della Sicilia, dove assaggiare il vino San Nicolò Etna DOC Rosso a base di uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio qui coltivate.
Continuando a salire sul livello del mare, la tappa successiva è l’azienda Benanti, fondata dall’omonima famiglia il cui arrivo in Sicilia risale al 1734, anno in cui nasce il suo ramo siciliano dopo che un discendente vi fu inviato da Bologna per volere di Vittorio Amedeo d’Aosta.
Già a fine ‘800 a Viagrande, sul versante sud-est del vulcano, i Benanti iniziano a dedicarsi amatorialmente alla produzione viticola, ma sarà nel 1988 che, grazie alla fervida passione di Giuseppe Benanti, nasce la prima azienda di famiglia, oggi gestita dai figli Antonio e Salvino.
Nel corso degli anni, Benanti diviene pioniere della vinificazione nel territorio dell’Etna, focalizzando la sua produzione su vitigni autoctoni e, unica realtà etnea a poter vantare la propria presenza su ogni versante della DOC, selezionando le migliori uve da ognuno di esso per ciascuna tipologia di vino.
Una selezione che può essere degustata presso la tenuta ottocentesca ai piedi del Monte Serra a Viagrande toccando prima con mano le viti centenarie, per poi comprendere, nel vecchio palmento (sito dove un tempo si pigiava il vino), le usanze e tecniche di vinificazione, sino alla visita della cantina storica – oggi trasformata in una meravigliosa quadreria che ospita la collezione di dipinti in olio su tela di famiglia – e della bottaia, il luogo dove si affinano i vini rossi.
Proseguendo il nostro viaggio, circumnavigando il vulcano verso est, si raggiunge la tenuta di Cavanera Etnea Resort & Wine Experience a Castiglione di Sicilia parte del gruppo Firriato Hospitality che trae origine dal nome di quell’area prossima alla casa padronale, ben delimitata e protetta, dove venivano impiantate le colture più preziose, sinonimo del “clos” delle tenute francesi.
Fondata da Salvatore Di Gaetano insieme alla sua famiglia nel 1984, l’azienda conta sull’eccellenza in ogni aspetto della filiera, con la totalità dei vigneti a regime di biologico certificato, tanto da aver dato vita ad un vero e proprio “metodo Firriato” e a una collezione di etichette tra le più premiate internazionalmente della regione.
Al Cavanera Etnea Resort & Wine Experience, tenuta a circa 600 metri sul livello del mare incastonata tra i vigneti di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e Catarratto, si può dormire nell’originale Suite Palmento tra le mura seicentesche del palmento “piccolo” di Cavanera.
Il resort offre anche una meravigliosa piscina riscaldata di acqua salata.
Oppure, qui si può prenotare una degustazione dei vini più rappresentativi dell’azienda, come Le Sabbie dell’Etna, un rosso vibrante che cattura l’anima vulcanica dell’area, e il Signum Aetna che nasce dal vigneto popolato di piante straordinarie, vecchie anche di oltre 120 anni.
Il segreto
Vicino Castiglione di Sicilia, si può andare alla scoperta di Randazzo, uno dei borghi medievali più belli della Sicilia e una delle stazioni principali della Ferrovia Circumetnea, un’antica linea ferrata che risale alla fine dell’800.
Foto Benanti credits Ph. Leif Carlsson