Riserva Naturale di Vendicari: cosa vedere
Tra Noto e Marzamemi, la Riserva naturale Oasi Faunistica di Vendicari è un paradiso di spiagge, lagune e magnifici panorami, come quello che si gode dalla sua antica tonnara adagiata sul mare.
Una delle oasi più belle d’Europa, merita sicuramente una passeggiata, immersi nei suoi colori sabbiosi tra salicornie, ginepri, tamerici, ed il blu di ben 13 km di costa incontaminata.
Dall’ingresso principale della Riserva, Vendicari Centro, si può fare un percorso di circa un’ora e mezza, che attraversa i suoi principali punti panoramici.
Una galleria d’arte en plein air totalmente plasmata dalla natura.
Dopo la bellissima passerella in legno che si apre sul mare, prendendo la stradina verso destra si giunge ai primi pantani, suggestivi laghetti paralleli alla costa dove, soprattutto tra gennaio e febbraio, potete vedere una delle principali attrazioni dell’oasi: gli stormi di fenicotteri rosa che qui si radunano durante le migrazioni.
Tornando indietro e riprendendo il cammino verso sinistra, si giunge alla Torre Sveva di Vendicari, risalente al XV secolo, una torre fortificata edificata da Pietro d’Aragona per difendersi dagli attacchi dei pirati, protagonista anche di una puntata nella serie TV del celebre commissario Montalbano.
Poco più in là, si trova il “tempio” della Riserva, la Tonnara di Vendicari, di cui troviamo tracce scritte già nel ‘600 e che, con le sue maestose colonne, ha il fascino di un tempio greco che si staglia contro il mare.
La pesca dei tonni fu introdotta in Sicilia dagli arabi intorno all’anno 1000 ed è poi sempre proseguita sino alla sua massima espansione nel XIX secolo, anche grazie alle attività della famiglia Florio che arrivò a possedere decine di tonnare, tra cui quella di Favignana e di Scopello, oggi divenute bellissimi poli museali e di accoglienza.
Quella di Vendicari venne gestita dalla seconda metà del ‘600 dalla famiglia di Corrado Nicolaci, poi divenuto principe di Villadorata, che possedeva anche la vicina e più famosa Tonnara di Marzememi e praticamente tutte quelle della Sicilia orientale, sino al 1914 quando passò di proprietà ad Antonino Modica di San Giovanni Munafò per poi cessare le sue attività in seguito alle due guerre mondiali.
Sulla strada del ritorno, si può passare lungo un altro dei caratteristici pantani, il Pantano Grande, dove il rudere di un’antica casa è divenuto uno dei punti più pittoreschi della Riserva grazie ai tantissimi uccelli che si posano lungo le travate del tetto.
Al termine della passeggiata, rimanendo all’interno della Riserva di Vendicari, potete fare una pausa all’Agriturismo Marianeddi, per gustare prodotti locali immersi nella quiete e nella bellezza della natura.
Oppure, potete proseguire verso il vicino borgo di pescatori di Marzamemi e fermarvi nella sua suggestiva piazza centrale dove potrete scegliere tra vari ristoranti, come Taverna La Cialoma e Liccamuciula Cucina, Libri e Bottega, per un’ottima cucina più tradizionale radicata nella storia di uno degli angoli più suggestivi della Sicilia.
Il segreto
Durante la Prima Guerra Mondiale alcuni bombardamenti danneggiarono la Tonnara, mentre nella Seconda subì vari saccheggi, tanto che nel 1944 terminò tutte le attività. Cimeli e attrezzature della fabbrica vennero trasferite a Villa Casale Modica di San Giovanni dove oggi gli eredi di Antonino Modica hanno dato vita al Museo Storico della Tonnara di Vendicari.
Info utili
Riserva di Vendicari
Contrada Vendicari
96017 Noto, Siracusa
Ingresso dalle 8 alle 19: 3,5 euro