Le location de Il Gattopardo e I Leoni di Sicilia
Le più belle dimore barocche di Palermo
Alcuni tra i palazzi e le ville più belli di Palermo dove hanno girato film e serie che raccontano il mondo della Sicilia durante la fine dell’800, l’epoca dei Gattopardi e dei Leoni di Sicilia, e dove mangiare dopo la loro visita.
Il Gattopardo è un romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che narra le trasformazioni avvenute nella società in Sicilia durante il Risorgimento, il passaggio dal Regno Borbonico alla nascita del Regno d’Italia, reso un capolavoro immortale dall’omonimo film girato dal grande Luchino Visconti, eccezionale esteta, con Burt Lancaster, Alain Delon, e Claudia Cardinale.
Un affascinante capitolo della storia siciliana portata alla cronaca internazionale anche da due recenti serie, dalla bellissima scenografia e fotografia, Il Gattopardo stesso prodotto da Netflix e I Leoni di Sicilia della RAI, tratto dall’omonimo libro di Stefania Auci che racconta l’epopea della famiglia Florio, dinastia di armatori, imprenditori del Marsala, del mercato ittico, della ceramica e del turismo.
Noi fummo i gattopardi, i leoni. Chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene. E tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli o pecore, continueremo a crederci il sale della terra. (Don Fabrizio, Il Gattopardo)
Un periodo di grande splendore per la Sicilia, in cui l’aristocrazia, grazie all’apertura verso l’Europa ed in particolare i legami con l’Inghilterra, vivrà un periodo di sfarzo e grande benessere economico esibito in balli e cene nei fastosi palazzi barocchi che, stile sorto dopo la ricostruzione in seguito al terremoto del Val di Noto del 1693, si distingue per un’esuberante decorazione, un forte senso scenografico e cromatico, e una grande libertà espressiva.
Non si può non iniziare citando Palazzo Valguarnera Ganci, nel centro di Palermo in Piazza Croce dei Vespri, location dove sono stati girati sia Il Gattopardo di Visconti, in particolare la celebre scena del Ballo, che I Leoni di Sicilia per gli esterni. Dal ‘400 scrigno della più preziosa produzione artistica e manifatturiera del mondo, un tesoro che si è tramandato integro per secoli e di cui oggi sono custodi Giuseppe e Carine Vanni Calvello Mantegna di Gangi, eredi della stessa famiglia che lo ha costruito.
Cuore e meraviglia del Palazzo è la Galleria degli Specchi, chiusa da due boudoir, con un soffitto unico al mondo alto 12 metri e caratterizzato da un traforo a doppia altezza pensato per enfatizzare la luce delle candele dei grandi lampadari in vetro di Murano e un meraviglioso pavimento in maiolica di Vietri decorato con le Fatiche d’Ercole ed i celebri gattopardi.
Per pranzo si può prenotare all’Osteria del Vespri che si trova proprio sotto il Palazzo.
Poco lontano, nella centrale via Vittorio Emanuele, si trova Palazzo Arone dei Baroni di Valentino, un boutique hotel nato all’interno del palazzo cinquecentesco di uno dei “gattopardi” di Sicilia, una casa-museo dove gli attuali proprietari, i baroni Arone di Valentino, si fanno custodi di una storia centenaria che amano condividere con i propri ospiti, anche attraverso originali serate in stile “café chantant”. Splendido per un soggiorno di charme a Palermo.
E lì vicino, a circa 10 minuti, nel quartiere Vucciria, si può pranzare da Gagini o Aja Mola, rispettivamente il fine dining e la trattoria di mare dei celebri ristoratori Franco Virga e Stefania Milano.
Altro unicum imperdibile è Villa Malfitano Whitaker, in via Dante, tra le dimore storiche più belle al mondo, in primis per il curioso crocevia di culture e raffinate arti che hanno influenzato i suoi padroni di casa, Joseph Whitaker e la moglie Tina Scalia, nella costruzione della loro amata dimora siciliana.
La storia della famiglia inglese Whitaker si intreccia, infatti, con quella de I Leoni di Sicilia, in particolare la famiglia Florio con cui il padre Joseph e lo zio Benjamin Ingham divennero soci nella produzione del vino Marsala, il cui successo si deve proprio alla loro potente flotta commerciale e relazioni in Europa.
Ricca di opere d’arte e oggetti preziosi, perfettamente disposti così come sono stati lasciati dalla famiglia, Villa Malfitano Whitaker è l’unico esempio di villa vittoriana baciata dalla magica luce siciliana a cui deve la sua singolare bellezza. Da lì vale la pena di camminare 20 minuti e andare a Le Angeliche, splendido bistrot siciliano nel cuore del Mercato del Capo di Palermo.
Poco fuori Palermo, a circa mezz’ora, merita assolutamente una visita Bagheria, detta “la città delle ville”, proprio per le numerose e splendide ville barocche che ospita.
Tra le più belle, Villa Palagonia è una residenza barocca considerata ai tempi del Grand Tour il “luogo più originale che esiste al mondo e famoso in tutta Europa” per le sue caratteristiche mura popolate da centinaia di personaggi fantastici e un magnificente salone da ballo degli specchi, location di film come “L’arte della gioia” e “Baaria”, entrambi di Giuseppe Tornatore.
Nel 1749, Francesco Ferdinando Gravina e Alliata, VI principe di Palagonia, fa aggiungere, infatti, alla villa decorazioni che le hanno valso il soprannome di “Villa dei Mostri“. Le mura esterne ed i corpi bassi sono, infatti, ornati con statue raffiguranti animali e figure antropomorfe, statue di dame e cavalieri, musicisti e caricature varie e da un particolare scalone a doppia rampa, sotto il fastoso principesco stemma della famiglia Gravina.
Vicino si trova Villa Cattolica, altra splendida dimora barocca, che ospita i capolavori donati da Renato Guttuso, vissuto poco distante, e la sua tomba monumentale, una scultura in raro marmo brasiliano Azul Macaubas azzurro che si fonde all’orizzonte con il blu del mare.
Villa Cattolica divenne proprietà, nel 1736, del principe di Cattolica Eraclea Francesco Bonanno che la restaurò in stile barocco per farne la sua residenza estiva. Nel 1948 viene acquistata dalla famiglia Scaduto e destinata ad abitazione e sede di uno stabilimento per la produzione di conserve alimentari, business interrotto durante la Seconda Guerra Mondiale, sino alla donazione del maestro Renato Guttuso che ha trasformato Villa Cattolica nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bagheria.
A pochi minuti, si può prenotare da Kàlamo, un ristorante della tradizione siciliana nato dal sogno di Giacomo Galbo e dello chef Francesco Fricano di dare nuova vita all’ottocentesca Villa Scaduto.
Il segreto
La scenografia e i costumi de Il Gattopardo sono accuratissimi grazie alla grande passione di Visconti che supervisionò ogni dettaglio, come i lampadari della sala illuminati con candele vere e guanti bianchi per tutti gli attori per cui fu addirittura allestita una lavanderia affinchè fossero sempre immacolati.